«Napoli e la Campania non possono permettersi di lasciare andar via l’unico centro decisionale di carattere nazionale esistente sul territorio e con esso, vedere cancellati numerosi posti di lavoro» ha dichiarato Lina Lucci, segretario generale della Cisl Campania, in merito al futuro della sede principale dell’Authority Nazionale, ubicata presso il Centro Direzionale dal 1998.
« Desta forte indignazione, non solo tra il personale dell’Autorità, scoprire che il Presidente, Corrado Calabrò, all’insaputa di tutti i dipendenti ,nonostante un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri stabilisce una ripartizione paritaria delle funzioni tra le due sedi e contro gli accordi sindacali sottoscritti in materia, abbia richiesto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri lo spostamento della sede legale a Roma prefigurando la chiusura degli uffici di Napoli,oltre ad incrementare le posizioni apicali attribuite a personale non di ruolo.
«Tutto questo si sta consumando nella totale indifferenza delle istituzioni locali e del Governo nazionale, che continua a ribadire a parole la centralità del ruolo del Mezzogiorno per contribuire allo sviluppo dell’Italia e dell’Europa, ma che nei fatti,dimostra ben altro.
«Nel frattempo le Organizzazioni sindacali aziendali hanno organizzato per la prossima settimana un’assemblea dei lavoratori, al fine di individuare le più opportune iniziative a salvaguardia dei livelli occupazionali.
« La Cisl della Campania dice no a questa forma di prevaricazione e chiede pertanto ai livelli istituzionali locali, Regione, Provincia e Comune, di intervenire tempestivamente, affinché si possa porre un freno a quest’azione, che rischia di costituire l’ennesimo colpo alla nostra Regione e che svilisce la professionalità dei lavoratori». ha concluso Lina Lucci.
di Redazione
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