«In una prospettiva di più ampio respiro auspichiamo che il Parlamento nella sua sovranità voglia affrontare le principali questioni aperte che si collocano oltre l’orizzonte dell’azione amministrativa»: lo ha sottolineato il presidente dell’Agcom Corrado Calabrò durante l’audizione che si è tenuta questa mattina nelle commissioni Cultura e Lavori pubblici del Senato, in cui ha ripercorso i contenuti dello schema di regolamento dell’Autorità in materia di copyright. «Ripensare sistematicamente alla disciplina del diritto d’autore nel mondo digitale è un compito che solo le Camere elettive possono intraprendere», ha osservato ancora Calabrò, aggiungendo che «dato che il diritto d’autore travalica le frontiere, la sede più appropriata per una tale normativa sarebbe quella europea se non addirittura l’Onu».
Al termine dell’audizione Calabrò ha anche spiegato che al momento non è previsto nessun consiglio dell’Autorità incentrato sulla delibera sul diritto d’autore su Internet.
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