“L’Italia è ferma nella corsa alla nuova rete”. Lo afferma in un’intervista al Sole 24 Ore Francesco Caio, consulente del governo italiano per lo sviluppo del digitale. “L’Italia è sempre stata allineata ai partner – dice Caio – ma adesso Parigi e Londra ingranano una marcia diversa. Nel 2010 – sottolinea – sarà essenziale un’indicazione di politica industriale e non mi riferisco alla banda larga che pure è assolutamente indispensabile anche per dare coerenza al piano Brunetta, ma a quella in fibra ottica”. “I tempi sono lunghi, cinque-sette anni, per questo è urgente agire al più presto”.
Secondo Caio, la concorrenza “deve essere sui servizi, non sulle reti. (…) Bisogna creare un’architettura che non penalizzi né Telecom né gli altri”.
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