Renato Brunetta contro Report. «Questa mattina verso le ore 11 – spiega l’ex ministro in una nota – mi chiama un ‘giornalista’ di Report il quale comincia a fare domande, più o meno le stesse che mi aveva fatto una tale Chiara, sempre di Report, che si era rifiutata di fornire il suo cognome, venerdì scorso. La telefonata sembra registrata, dato il fastidioso ‘ritorno’, ma il mio interlocutore non lo dice. Risponde affermativamente solo dopo la mia esplicita richiesta». «Al di là del merito della telefonata, informazioni sui miei redditi, già pubblici online dal 2008, e della mia piena disponibilità a rispondere per iscritto a ulteriori domande, è lecito – domanda l’esponente Pdl – legalmente e deontologicamente, chiamare al cellulare una persona, per giunta un parlamentare, da parte di un giornalista del servizio pubblico, e registrare la telefonata senza avvertirlo, senza chiedergli l’autorizzazione? E’ questa la correttezza nell’acquisizione delle informazioni cui ogni buon giornalista dovrebbe attenersi?». «Di questo – annuncia Brunetta – intendo chiedere conto al ministro competente, al presidente dell’Ordine dei giornalisti, al Garante della privacy, riservandomi ovviamente ogni ulteriore azione legale».
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