L’Agcom ha avviato un’istruttoria per accertare l’eventuale sussistenza di posizioni dominanti nel settore audiovisivo. L’indagine, che si basa sull’art.43 del Testo Unico dei Servizi di media audiovisivi e radiofonici, avrà la durata di 180 giorni e potrà essere prorogata di altri 90 con adeguata motivazione. Il procedimento si inserisce nel più ampio pacchetto di delibere in cui l’Autorità prende atto dei cambiamenti avvenuti nel settore. Il riferimento è a operatori on demand come Netflix, che presto arriverà in Italia. La nuova distinzione tra servizi lineari e non impone all’Agcom di fare molta attenzione alle ripercussioni sulla concorrenza. La convergenza tra broadcast e broadband stimola la realizzazione di intese e concentrazioni tra soggetti appartenenti a mercati distinti. Pertanto è necessaria una ricognizione delle condizioni competitive del settore nell’ottica delle tutela del pluralismo.
Quando un editore italiano compra libri, giornali o periodici dall’estero, l’IVA non si applica sempre…
Allo scopo di garantire il rispetto del pluralismo, della libertà di espressione, della diversità culturale…
Girano le poltrone nel gruppo Cairo: Alberto Braggio è il nuovo amministratore delegato di La7.…
In attesa che finalmente l’Italia recepisca in pieno il Regolamento European media freedom act, la…
Elkann rifiuta “ogni atto di violenza” e condanna l’assalto alla redazione de La Stampa avvenuto…
Editori uniti contro lo strapotere di Big Tech: scendono in campo Crtv, Fieg e Aie…