ASTA FREQUENZE: SALE LA TENSIONE, CHIESTI CHIARIMENTI SUI RILANCI DI 3 ITALIA

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La gara per l’assegnazione delle frequenze agli operatori di telefonia mobile sta riscontrando un successo oltre le aspettative. L’incasso totale ha già superato i 3 miliardi che erano stati indicati come l’obiettivo massimo raggiungibile. Il successo dell’asta si deve anche al fatto che 3 Italia ha deciso di scendere in campo e di contendere a suon di milioni le frequenze agli altri operatori mobili (Tim, Vodafone e Wind) che contavano di aggiudicarsi due blocchi a testa da 800 Mhz.
La condotta aggressiva di 3 Italia sta creando tensioni tra gli altri operatori nei confronti del gruppo guidato da Vincenzo Novari. Tanto che un operatore, secondo quando risulta a MF-Milano Finanza, avrebbe scritto al ministero dello Sviluppo Economico chiedendo a quali condizioni siano stati attribuiti a 3 Italia due blocchi di frequenze, dati in opzione all’operatore entrato per ultimo nel mercato e addirittura menzionati nel verbale dell’assemblea di approvazione del bilancio della società che fa capo al gruppo cinese Hutchison. Una richiesta a sorpresa, forse dettata dal nervosismo, che alcuni interpretano come il tentativo di dissuadere 3 Italia dal fare altri rilanci per le frequenze da 800 Mhz. Il giallo riguarda proprio questi due blocchi di frequenze “comparsi” nel bilancio di 3 Italia e conquistati alla società di Novari senza esborsi, fatto che ha suscitato sospetti e recriminazioni tra i concorrenti. (MF-DJ)

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