Categories: Radio/TV

ASSEGNAZIONE FREQUENZE E NUMERAZIONE CANALI: LE TV CHIEDONO ALL’AGCOM DI NON PERDERE TEMPO

Ci sono due nodi ancora irrisolti che riguardano le fondamenta stesse della trasmissione televisiva: le frequenze e la numerazione dei canali sul telecomando, la cosiddetta Lcn (logicai channel number). Conflitti o mancanza di assegnazioni nell’uno o nell’altro comportano l’impossibilità a trasmettere o comunque un caos che produce risultati equivalenti.
La prossima settimana potrebbe essere quella giusta per il piano di assegnazione delle frequenze perché il progetto rimaneggiato dall’Agcom sulla base di tutte le obiezioni che sono state mosse dagli operatori durante le consultazioni andrà all’esame del consiglio dell’Autorità. Ma il discorso non finisce qui. Una volta pronto il piano la parola passa ai tavoli tecnici presso il ministero che concretamente assegneranno le frequenze, primo fra tutti quello relativo all’area della Lombardia.
Il regolamento per la numerazione sul telecomando, invece, non vede ancora la luce. L’Agcom aspetta di fare l’indagine per appurare le abitudini dei telespettatori sui numeri 8 e 9, quelli che alcune emittenti locali vorrebbero occupare come è sempre stato nelle rispettive regioni per l’analogico. Lo schema iniziale, invece, approvato in seno alla Dgtvi prevedeva l’assegnazione dei primi nove numeri alle nazionali, dal 10 al 19 alle locali e un alternanza successiva.
Il numero sul telecomando influisce enormemente sugli ascolti e quindi sulla raccolta pubblicitaria. E si badi:è vero che avere il numero 5 è meglio che il 549 per fare un esempio a caso. Ma se l’emittente può pubblicizzare il 549 come proprio, e il telespettatore non lo deve cercare a caso, già questa è giustizia. Fatto il regolamento non finisce qui, perchè l’assegnazione vera e propria sarà fatta dal ministero (sulla base di alcuni parametri, quali le classifiche dei Corecom regionali per l’assegnazione dei contributi, visto che non tutte le locali sono rilevate dall’Auditel).
Giuseppe Liucci

editoriatv

Recent Posts

Poste Italiane e giornali: 50 milioni l’anno per un servizio inesistente

La crisi dei giornali è innegabile. Le copie sono crollate, l’abitudine di leggere il giornale…

11 ore ago

Del Vecchio acquisisce il 30% de Il Giornale, ecco i suoi progetti

Dopo il flop dell’offerta Gedi, Leonardo Maria Del Vecchio acquisisce il 30 per cento del…

18 ore ago

Unirai esulta: riconosciuto come sindacato in Rai

Unirai esulta: è stato riconosciuto come sindacato a viale Mazzini alla Rai. A darne notizia…

22 ore ago

Libertà di espressione dei magistrati: una questione sempre più attuale anche in Italia

Negli ultimi anni, anche in Italia, il tema della libertà di espressione dei magistrati è…

1 giorno ago

Circolare n. 54 del 18/12/2025 – Contributi alle scuole per l’acquisto di abbonamenti ai giornali

Anche per l’anno scolastico 2025/2026 è aperta la procedura per la concessione dei contributi destinati alle istituzioni scolastiche per…

2 giorni ago

Antenna rassicura Gedi: “Rispettiamo la linee editoriale”

Il Gruppo Antenna, in procinto di acquisire le testate Gedi, non avrebbe la minima intenzione…

2 giorni ago