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Ansa: sciopero immediato contro inerzia e ritardi

Il Comitato di redazione dell’Ansa ha proclamato 12 ore di sciopero dalle 19 di stasera fino alle 7 di domani mattina, venerdì 20 novembre. La decisione è stata presa dal Cdr, al termine di una riunione della consulta dei delegati, perché a un mese di distanza dal varo del Piano strategico da parte del Comitato Esecutivo l’organismo di rappresentanza dei giornalisti ritiene largamente carenti le notizie al riguardo fornite dall’Azienda e dalla Direzione Giornalistica.
Il Cdr esprime seria preoccupazione per i ritardi nell’attuazione di forme di sviluppo dell’agenzia e ritiene insufficiente l’ordine di servizio comunicato oggi dal direttore rispetto agli obiettivi di rilancio annunciati e alle necessità reali di un’azienda che deve competere sul mercato editoriale ad altissimo livello. Sull’ordine di servizio il Cdr esprimerà al direttore il parere previsto dal contratto nel termine delle 72 ore.
Il Cdr prende atto che, nell’ambito della riorganizzazione dei vertici giornalistici, l’unica effettiva novità consiste nella nomina di un nuovo vicedirettore, mentre non si fa alcun cenno all’impatto dei nuovi possibili progetti su un organico largamente provato dai contratti di solidarietà e dagli altri tagli ai budget. A tal proposito il Cdr chiede all’azienda un immediato confronto, senza attendere la prevista verifica di gennaio, per inquadrare il ricorso ai contratti di solidarietà alla luce degli ulteriori sforzi che inevitabilmente saranno richiesti dai nuovi prodotti.
Non convince, altresì, il nuovo modello organizzativo al vertice dell’agenzia attraverso la creazione di una “newsroom”, dove dovrebbero convivere redazioni diverse, di cui non si comprende il disegno complessivo. Il Cdr ha rinnovato oggi al direttore la richiesta ineludibile di un piano editoriale scritto che illustri al corpo redazionale i dettagli della nuova organizzazione del lavoro. Il Cdr, infine, afferma che il Piano strategico triennale varato un mese fa, del quale l’Azienda ha sottolineato l’urgenza, appare al contrario ancora oggi privo di qualsiasi forma di concretizzazione. Per questi motivi il Cdr proclama immediatamente 12 ore di sciopero e si riserva ulteriori azioni sindacali.

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