L'Agenzia stampa Dire festeggia 25 anni
Annullati i licenziamenti di tre giornalisti dell’Agenzia Dire. Esultano le parti sindacali. La decisione è stata pronunciata, nei giorni scorsi, dai giudici del tribunale di Roma. Che hanno dichiarato l’illegittimità della scelta dell’editore di allontanare i tre cronisti. Di questi, uno è stato reintegrato mentre per gli altri due è scattato un indennizzo. I giornalisti erano stati raggiunti da un’ondata di licenziamenti collettivi disposti proprio dall’editore di Dire. Al termine della vicenda, la Federazione nazionale della Stampa italiana e l’Associazione Stampa Romana hanno salutato la sentenza del tribunale esprimendo la loro “soddisfazione per l’annullamento dei licenziamenti collettivi all’agenzia di stampa Dire dichiarati illegittimi dal Tribunale di Roma”. Quindi hanno spiegato: “Uno dei tre giornalisti, assistiti dall’avvocato Raffaele Nardoianni, è stato reintegrato, gli altri due sono stati indennizzati, perché assunti senza le tutele del ‘vecchio’ Statuto dei lavoratori”. La cosa più importante, però, è un’altra. E riguarda i motivi alla base della scelta del giudice: “Il criterio adottato per individuare il personale da licenziare era inidoneo: troppo generico l’obiettivo della riduzione dei costi. Il sindacato si è sempre opposto ai licenziamenti, da subito ritenuti illegittimi e immotivati”. Ma la battaglia è ben lungi dall’essere conclusa e Fnsi e Asr adesso “chiedono che si risolva la incredibile vicenda dei giornalisti ‘sospesi’, che non hanno ancora ricevuto la completa retribuzione dello scorso mese di gennaio né la relativa busta paga, e che gli stipendi siano tutti finalmente pagati alla regolare scadenza mensile e non in più tranche”.
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