L’Agcom non sta vigilando su Starlink. Almeno non come riportano i partiti. Lo ha ribadito, in una nota, il commissario dell’autorità garante per le comunicazioni Antonello Giacomelli. Che, di fatto, sfila l’authority dalla polemica politica dei giorni scorsi. Nel documento che è stato pubblicato dall’Agcom a proposito della sua posizione su Starlink mette in chiaro alcuni passaggi. Giacomelli ha spiegato: “Mi sembra opportuno evitare equivoci sul ruolo di Agcom circa le connessioni satellitari ed in particolare Starlink. Agcom non sta in alcun modo vigilando su Starlink in termini così generali come ho letto”. Il commissario ha proseguito: “Certo, per quanto riguarda la fornitura di connettività agli utenti – prosegue Giacomelli – valgono per un operatore satellitare le stesse regole di qualità del servizio, trasparenza delle offerte e tutela dei consumatori che valgono per qualunque operatore ma tutto si ferma qui. Infatti le frequenze destinate ai servizi satellitari sono definite nel Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze del Mimit, l’assegnazione delle frequenze stesse e l’autorizzazione all’installazione delle stazioni satellitari e o di rete sono di competenza del Mimit ed anche eventuali problematiche interferenziali con altri operatori Tlc sono di esclusiva competenza esclusiva del ministero. Agcom al massimo può essere coinvolta dal Mimit attraverso la richiesta di pareri”.
Giacomelli ha quindi puntualizzato: “La delibera Agcom in tema di frequenze 28 GHz numero 426/21/Cons del 22 dicembre 2021, di cui sono stato relatore, ribadisce esplicitamente che se nell’utilizzo delle frequenze vi sono rischi di interferenze o sovrapposizioni tra l’attività di operatori satellitari e quella degli operatori di rete è competente il Mimit ad intervenire e risolvere le questioni. Infine, con riferimento ad eventuali accordi del governo nazionale con operatori satellitari per la fornitura di connettività protetta relativa a servizi di sicurezza – conclude il commissario Giacomelli – Agcom, come autorità di regolazione del mercato, non avrebbe evidentemente alcuna competenza di vigilanza o di altro tipo”.
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