Ieri, il neo-presidente della commissione di Vigilanza sulla Rai – Riccardo Villari ha varato il suo primo atto formale, approvando il regolamento sulla par condicio per le elezioni in Abruzzo. Ha anche dettato l’agenda delle priorità: in testa vi sono le audizioni di presidente e direttore generale Rai sui temi della crisi economico-finanziaria.
Forte dell’appoggio del Pdl, che ha escluso l’ipotesi di sfiduciarlo e della volontà del governo di non mettere bocca nella vicenda, Villari ha espresso la volontà di “concordare un percorso. E’ mio interesse – sottolinea – che la commissione possa operare con la presenza di tutti”. In ufficio di presidenza, aggiunge, “abbiamo fatto una ricognizione degli argomenti che sono sul tappeto per smaltire gli arretrati”. La lista è piuttosto lunga: audizione del presidente Claudio Petruccioli e del dg Claudio Cappon sulle questioni legate alla crisi, e poi audizioni dei direttori di reti e testate; ripristino del question time in commissione; approvazione di un atto sul diritto di rettifica e replica; definizione delle missioni nei centri Rai di Torino, Milano e Napoli; preparazione della relazione annuale al Parlamento; invito ai gruppi a costituire al più presto la sottocommissione permanente per l’accesso.
In fondo alla nota diffusa da Villari, è citata anche la questione del rinnovo del cda Rai: “L’ufficio di presidenza ha preso atto che attualmente il cda si trova in regime di ‘prorogatio’ ed è costituito da soli sei componenti, presentando due posti vacanti a seguito dell’elezione di Gennaro Malgieri e della scomparsa di Sandro Curzi”. Scontato, intanto, l’aggiornamento dell’assemblea dei soci Rai, al 4 dicembre.
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