Il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva, su proposta del
ministro della Pubblica Amministrazione, il decreto con la disciplina degli
obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni da parte
della p.a. Il testo conferma, praticamente,l’impianto di quello già approvato
in sede preliminare. Tra le novita’, viene istituito l’obbligo di pubblicità:
delle situazioni patrimoniali di politici, e parenti entro il secondo grado;
degli atti dei procedimenti di approvazione dei piani regolatori e delle
varianti urbanistiche; dei dati, in materia sanitaria, relativi alle nomine dei
direttori generali, oltre che agli accreditamenti delle strutture cliniche.
Viene data una definizione del principio generale di trasparenza: accessibilità
totale delle informazioni che riguardano l’organizzazione e l’attività delle
Pubbliche amministrazioni allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul
perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse
pubbliche. Con il via libera al decreto sulla trasparenza si stabilisce, di
fatto, il principio della totale accessibilità delle informazioni. Il modello
di ispirazione è quello del Freedom of Information Act statunitense. Inoltre,
viene introdotto un nuovo istituto: il diritto di accesso civico. Questa nuova
forma di accesso mira ad alimentare il rapporto di fiducia tra cittadini e P.A.
e a promuovere il principio di legalità (e prevenzione della corruzione). Si
prevede l’obbligo per i siti istituzionali di creare un’apposita sezione –
“Amministrazione trasparente” – nella quale inserire tutto quello che
stabilisce il provvedimento. Viene infine disciplinato il Piano triennale per
la trasparenza e l’integrità che deve indicare le modalità di attuazione degli
obblighi di trasparenza e gli obiettivi collegati con il piano della
performance.
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