Stabilire limiti territoriali e nazionali per l’utilizzo di schede per decoder è contrario alle norme sul mercato unico Ue: lo ha stabilito oggi la Corte di giustizia Ue. Nella sentenza si rileva che un sistema di licenze televisive frammentato su base nazionale, come è quello attuale del calcio, è contrario al diritto della concorrenza della Ue. I privati quindi hanno diritto ad utilizzare le loro schede ovunque nei 27 paesi. Poi si specifica che una partita non può essere considerata “opera” protetta dal diritto d’autore, ma lo sono le sigle di apertura/chiusura delle leghe che perciò possono essere trasmesse nei locali pubblici solo previa “autorizzazione dell’autore”. (Ansa)
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