Mediaset aveva quindi fatto ricorso contro la prima sentenza, ed era stato respinto. Aveva quindi impugnato la sentenza di fronte alla Corte Ue (secondo e ultimo grado di giudizio), che oggi ha respinto le sue motivazioni, confermando che gli aiuti di cui hanno beneficiato alcuni operatori economici comportano una «distorsione della concorrenza» e gli Stati devono provvedere a recuperarli.
La Corte ha anche respinto gli argomenti di Mediaset secondo cui la Commissione Ue non avrebbe consentito di stabilire una metodologia adeguata per calcolare le somme che Mediaset deve rimborsare: per la Corte, il diritto dell’Unione non impone alla Commissione di fissare l’importo esatto dell’aiuto da restituire, che deve invece essere stabilito dalle autorità nazionali.
Luana Lo Masto
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