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UE. CONSULTAZIONE PUBBLICA PER MIGLIORARE L’ACCESSO AI SITI WEB

La Commissione europea ha avviato il 2 luglio scorso una consultazione pubblica, che resterà aperta circa due mesi, fino al 27 agosto 2008, relativa ai provvedimenti per migliorare l’accessibilità dei siti web in Europa, a partire da quelli delle amministrazioni pubbliche. La consultazione, riguarda anche altre tecnologie come la televisione digitale.
“L’accesso ai siti web è fondamentale per molti cittadini in Europa, eppure molti non possono utilizzare la rete a causa delle disabilità di cui soffrono” ha dichiarato Viviane Reding, commissaria UE per la Società dell’informazione e i media. Nonostante i ripetuti inviti da parte dei capi di Stato e di governo dell’UE a migliorare l’accessibilità web, i progressi restano limitati: la stragrande maggioranza dei siti non rispetta le norme di convivialità con l’utente universalmente accettate.
La consultazione parte anche dalla considerazione che l’età media della popolazione europea sta aumentando rapidamente: entro il 2020, il 25% della popolazione totale avrà più di 65 anni. Le persone anziane hanno spesso difficoltà ad utilizzare internet, per problemi come l’indebolimento della vista, che rende difficile leggere le scritte sullo schermo, e la perdita di destrezza, che impedisce di utilizzare con precisione il mouse. Il 15% soffre di una qualche forma di disabilità. Per molti è già un problema leggere i testi dei siti internet scritti in caratteri piccoli, o addirittura accedere ai siti internet o ai servizi in linea.
Le soluzioni per migliorare l’accessibilità di internet comprendono:
a) l’ingrandimento delle dimensioni dei caratteri utilizzati nei browser;
b) la riproduzione vocale dei testi sullo schermo per mezzo di appositi software di conversione vocale;
c) la navigazione con l’uso della tastiera anziché del mouse.
La normativa italiana di settore è all’avanguardia in Europa e nel mondo. Anche altri paesi – tra i quali Austria, Francia, Paesi Bassi e Portogallo – hanno adottato provvedimenti per migliorare la web accessibility, ma la situazione a livello comunitario è ancora molto frammentata e lascia a desiderare. Da parte sua, la Commissione europea ha affrontato fin dal 2001 il tema dell’accessibilità del portale comunitario “Europa”. Attualmente, sta testando l’utilizzo dei programmi di lettura dello schermo che riproducono il testo scritto in testo parlato e/o in simboli Braille rigenerabili, che permettono anche alle persone non vedenti di “leggere” le pagine internet.
Fabiana Cammarano

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