TRE COMMISSIONI DEL PARLAMENTO EUROPEO BOCCIANO IL TRATTATO ACTA

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Sta per finire il lungo calvario dell’ACTA, il trattato internazionale avente ad oggetto la tutela del diritto d’autore. Il mese di giugno è arrivato, e con esso le prime votazioni del Parlamento Europeo. L’accordo è stato respinto da tre commissioni: libertà civili, industria e affari legali. Ci è andata giù pesante la Commissione per le libertà civili, che ha giudicato l’ACTA lesivo dei diritti fondamentali garantiti dalla comunità europea. In 36 hanno votato contro, in 21 si sono astenuti, ma tutti sono d’accordo nel ribadire l’esigenza di un nuovo trattato contro la pirateria. Gioisce l’associazione per la difesa dei diritti civili Quadrature Du Net, che da mesi si oppone all’accordo: “L’adozione di ACTA fredderebbe tutte le possibilità di avere un dibattito pubblico conforme alla nostra eredità democratica”. Più equilibrate le votazioni nella Commissione Industria: in 31 hanno votato contro, in 25 a favore. I membri di questa commissione bocciano l’ACTA perché, a loro modo di vedere, non disciplina adeguatamente i settori che si propone di tutelare. Meno scontata era la votazione a sfavore della Commissione Affari Legali, comunque determinatasi a seguito di un ballottaggio serrato (12 contro, 10 a favore, 2 astenuti).
L’ACTA è stato sottoscritto il 26 gennaio dalla maggior parte dei paesi dell’UE e da colossi come USA e Giappone. Da allora non c’è stata pace per l’accordo commerciale, criticato dall’opinione pubblica sia per l’ambiguità dei suoi contenuti che per la segretezza delle negoziazioni. Molti paesi inizialmente favorevoli, l’Olanda è l’ultimo in ordine cronologico, hanno in seguito rinunciato all’adesione. Per congelare il trattato in attesa di tempi migliori, alcuni europarlamentari hanno anche proposto di rinviarlo alla Corte di Giustizia per un giudizio di legittimità. La Commissione Commercio internazionale ha risposto picche: 21 membri su 28 si sono mostrati contrari al rinvio. Ai primi di maggio, come una inappellabile sentenza, è arrivata una dichiarazione inequivocabile del Commissario UE, Nellie Kroes: “Non preoccupatevi dell’ACTA”. Parole che avevano lasciato presagire una rapida bocciatura della convenzione, e che stanno trovando conferma nei fatti.

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