THE DAILY/ IL PRIMO QUOTIDIANO DISPONIBILE SOLO SU IPAD ARRANCA NELLA SUA CORSA

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Inaugurata come la soluzione vincente dell’informazione online a pagamento, la nuova app del quotidiano elettronico, scaricabile esclusivamente dalla piattaforma della Apple, avrebbe dovuto rivolgersi, citando le parole del suo fautore Rupert Murdoch, a quella parte crescente della popolazione “che è colta e che non legge la stampa nazionale o segue le notizie date in televisione”.
Eppure già al primo mese della sperimentazione (dopo il 21 marzo l’applicazione è diventata a pagamento) il sistema di vendita delle news online su tavoletta acquistabili per 0,99 dollari settimanali o 44 dollari annuali, non avrebbe dato risposte positive: solo 5mila abbonamenti a settimana contro i 750mila necessari, secondo gli analisti, ad andare in pareggio.
Per l’applicazione sono stati già investiti 30milioni, senza contare i costi operativi di manutenzione settimanali pari al mezzo milione. Diversi studi analitici non sono stati certo generosi nelle loro valutazioni sia riguardo ai trend di vendita, sia in termini di effettivo responso del pubblico sulla qualità del prodotto editoriale. Quanto al primo aspetto è stata una ricerca del Nieman Journalism Lab a rilevare, attraverso una web application come PostRank (un software capace di misurare il traffico di un sito o di un blog), l’andamento su Twitter del feedback degli utenti. Anche se il software in questione non è in grado di catturare dati quantitativi sicuri sulla distribuzione, è stato comunque possibile monitorare il numero di tweets rimbalzati negli ultimi mesi dalla testata. E ne è venuto fuori un costante e repentino calo già a partire dalle prime settimane, dopo un esordio brillante dovuto alla copertura mediatica del lancio dell’applicazione. Un trend non idoneo ad un format che avrebbe dovuto inaugurare la rivoluzione del giornalismo digitale. Secondo un altro studio, quello di KnowDigital (Compagnia statunitense specializzata nello sviluppo del brand e rivolta ai new media, e alla tecnologia digitale) a risultare in parte deludente è l’attenzione verso i contenuti, compensata però da un profilo grafico all’avanguardia, per la qualità elevate delle immagini e l’interattività, con video sempre aggiornati. La ricerca rivela che i consumatori più dediti all’approfondimento delle notizie (come all’uso delle tecnologie) abbiano espresso un interesse marginale nei confronti del The Daily nella sua forma attuale. Il che si spiega con l’assenza di sostanziali differenze rispetto alle notizie rinvenibili su Internet, per giunta gratis.

Target di riferimento della testata risulterebbero dunque i lettori interessati a notizie brevi, in particolare al gossip e all’intrattenimento, ottimo sostituto, specie per un pubblico femminile (sempre secondo lo studio), dei tabloid o delle riviste ma con una grafica dinamica ed accattivante.
Certo è che per poter parlare davvero di una rivoluzione editoriale nel giornalismo online a pagamento, soluzioni realmente innovative sono ancora di là dal venire.
Manuela Avino

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