Telecom chiude il 2015 con una sostanziosa sanzione, pari a 261mila euro, ricevuta dall’Agcom. Due i motivi che hanno portato l’Autorità alla multa: la lentezza nelle attivazioni delle nuove utenze e l’inefficienza dei call center, con riferimento all’anno 2014. Partendo dal primo punto l’Agcom rileva che solo nel 96,7% dei casi l’assegnazione della linea e del numero avviene nella data concordata tra Telecom e nuovo abbonato. Nella sua difesa l’ex monopolista ha incolpato l’aumento delle precipitazioni atmosferiche. Il dissesto idrogeologico avrebbe causato gravi difficoltà operative nelle installazioni di nuove linee. Punto secondo: solo nel 35,9% di casi l’operatore addetto al servizio clienti risponde entro 20 secondi. Troppo poco, considerando che l’obiettivo di qualità è fissato al 47%. A questi dati Telecom risponde minimizzando il ruolo dei call center. Il cliente, secondo l’ex monopolista, sempre più spesso si affida al sito ufficiale, alle applicazioni e alle pagine aziendali sui social per la risoluzione del problema. Ma l’Autorità non ha voluto sentire ragioni. Per quanto riguarda gli allacci, si tratta di una brusca flessione dopo anni di continui miglioramenti. Per i call center gli standard di qualità media non erano stati rispettati nemmeno negli anni precedenti, ma nel 2014 si sono registrati risultati eccessivamente inferiori. Ora Telecom potrà ricorrere al Tar.
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