Un emendamento alla Finanziaria stabilisce che dipendenti, artisti, consulenti della tv di Stato non potranno guadagnare oltre i 274 mila euro l’anno. Barriera valida anche per i contratti già in vigore.
Claudio Cappon, direttore generale della Rai è in allarme per la novità. Perché -dice – «sembra violare le norme europee sulla concorrenza». Perché «apre una prateria a Mediaset e Sky». Perché condanna la tv di Stato alla non-qualità e forse al declino industriale. Landolfi a proposito è categorico:””Sarebbe stato preferibile che il Direttore generale avesse fatto conoscere la sua opinione direttamente in Vigilanza nel corso della sua audizione fissata per domani. Ma chiedere di questi tempi al vertice Rai il rispetto del Parlamento e delle sue decisioni rischia di diventare una pretesa assurda. In ogni caso se la Rai si considera un’Azienda come le altre rinunci al canone”.
Con il decreto del Capo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria del 20 novembre 2025…
L’Agcom ha fornito la solidarietà a La Stampa dopo gli attacchi alla redazione di una…
Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale. La prima causa italiana di un editore contro l’Ai.…
Quando un editore italiano compra libri, giornali o periodici dall’estero, l’IVA non si applica sempre…
Allo scopo di garantire il rispetto del pluralismo, della libertà di espressione, della diversità culturale…
Girano le poltrone nel gruppo Cairo: Alberto Braggio è il nuovo amministratore delegato di La7.…