Intercettazioni telefoniche solo se è chiaro il collegamento con le indagini. Infatti il decreto di autorizzazione deve motivare in che modo la persona intercettata è coinvolta nell’inchiesta, altrimenti i risultati non sono utilizzabili.
La stretta sulle intercettazioni, soprattutto quelle a catena ordinate una dopo l’altra nel corso di maxi inchieste, arriva dalla Corte di cassazione che, con la sentenza n. 12722 del 23 marzo 2009, ha respinto il ricorso della Procura di Roma presentato contro la dichiarazione di inutilizzabilità di alcune intercettazioni telefoniche disposte nell’ambito di un’indagine per evasione fiscale che vedeva coinvolti politici e personaggi dello spettacolo avviata dalla Procura di Potenza.
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