Sarebbe già pronto un provvedimento a firma di Enrico Zanetti di Scelta Civica, attuale Sottosegretario all’Economia che, in caso, di approvazione, sarebbe destinato a far parlare di sé molto a lungo anche perché riguarda colossi del web come Google, Amazon, Facebook e non solo.
Sul tavolo del Governo, infatti, è pronta una nuova proposta che tasserebbe le maggiori web company del pianeta del 25% sulle avvenute transazioni, a patto che sia superata la soglia di un determinato importo (attualmente l’imposta scatta se il fatturato supera 1 milione di euro ogni 6 mesi).
Se il decreto diventasse legge, molte società plurimiliardarie sarebbero costrette a passare dal misero 1 per mille (questa è la media che i giganti del web versano come ritenuta) ad un secco 25% .
Un esborso non indifferente se si pensa che adesso degli 11 miliardi di euro, corrispondenti al volume d’affari delle web company, l’erario italiano incassa meno di 10 milioni di euro che, per effetto del decreto Zanetti, diventerebbero circa 2,7 miliardi di euro!
Il provvedimento potrebbe essere incluso già a giugno nel pacchetto dei nuovi decreti legislativi che dovrebbero riformare l’attuale sistema fiscale.
Sempre secondo quanto contenuto nella bozza, per ora al vaglio degli esperti e del premier Renzi, per evitare che il paese dove risiede la società chieda ulteriori tassazioni, ai giganti digitali verrebbe attribuito un “credito d’imposta” dello stesso importo delle tasse pagate in Italia: un piccolo contentino per le web company per le quali Zanetti sembra proprio aver pensato a tutto, compreso “il salasso” tutto made in Italy!
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