Friede Springer (65 anni) ha avuto ragione oggi dalla corte di appello regionale di Amburgo nella causa per l’eredità intentata dal nipote del fondatore Axel Sven Springer e resta così l’incontrastata l’azionista di maggioranza della Axel Springer Verlag, principale editore di quotidiani in Germania (Bild, Welt etc). Il tribunale si è detto convinto che sono state rispettate le ultime volontà dell’editore Axel Springer (1912-1985) così come gli eredi si sono messi d’accordo dopo la sua morte. Il giovane nipote invece chiedeva di rivedere l’accordo in base al quale all’epoca egli aveva rinunciato, a 19 anni, alla sua parte di eredità. Un primo testamento dava infatti il 50% della Sprinter alla vedova e il 25% a Axel Sven (il quale, già miliardario, accettò di accontentarsi del 5%, ma 20 anni dopo ci aveva ripensato). Con questa sentenza e il tribunale superiore regionale di Amburgo ha respinto definitivamente il ricorso di Axel Sven Springer contro una sentenza precedente.
La richiesta è arrivata con toni insolitamente diretti. Intervenendo al convegno «Lo strapotere delle big…
Con il decreto del Capo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria del 20 novembre 2025…
L’Agcom ha fornito la solidarietà a La Stampa dopo gli attacchi alla redazione di una…
Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale. La prima causa italiana di un editore contro l’Ai.…
Quando un editore italiano compra libri, giornali o periodici dall’estero, l’IVA non si applica sempre…
Allo scopo di garantire il rispetto del pluralismo, della libertà di espressione, della diversità culturale…