Axel Springer accelera sul digitale. Il primo editore europeo annuncia il sorpasso delle attività online su quelle tradizionali e promette nuovi investimenti per “accelerare la trasformazione dell’intero gruppo”. Nei piani del numero uno del gruppo Mathias Dophner, infatti, l’anno prossimo, l’utile lordo potrebbe contrarsi fino al 10% in scia anche a costi supplementari legati a ristrutturazioni e tagli sulla carta stampata: Bloomberg tuttavia stima un incremento del 4,1% a 654 milioni.
Nel 2012, intanto, le attività digitali e internet, hanno registrato un aumento delle vendite del 22% a 1,174 miliardi di euro, a fronte del calo del 3,3% a 1,126 miliardi della divisioni tradizionale tedesca tra cui spiccano pubblicazioni come Bild e Die Welt: proprio i nuovi media, quindi, hanno consentito di mettere a segno una crescita sul fatturato totale, un più 3,9 per cento a 3,31 miliardi.
L’utile netto si è assottigliato del 4,7 per cento a 275,8 milioni di euro, ma il risultato ante imposte e spese di ammortamento (ebitda) è cresciuto del 5,8 per cento a 628 milioni di euro, secondo i dati diffusi dalla società. Risultati leggermente migliori di quanto previsto dagli analisti grazie anche agli investimenti nel digitale in Polonia e Belgio. In questo contesto mentre le attività tradizionali hanno garantito una “considerevole” generazione di cassa, la divisioni digitale ha guidato la crescita e la profittabilità.
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