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SPENDING REVIEW IN RAI: TAGLI “CONTRO” DIRITTI

Una sola troupe per tutti i notiziari per ottimizzare i costi. Todini: «Bisogna fare pulizia». Usigrai: «Ipotesi improponibile. Si ledono i diritti».
Si prospettano tagli a Viale Mazzini. Il dg Gubitosi e il presidente Tarantola cercano di razionalizzare al massimo le risorse della tv di Stato. Ma la razionalizzazione, come spesso accade, converge con la perdita di privilegi (o diritti, dipende dal punto di vista) di buona parte dei lavoratori.
Ad oggi ogni tg, compreso il Gr, ha un suo inviato per seguire gli eventi rilevanti in giro per l’Italia e nel mondo. Ovviamente ad ogni inviato deve far seguito una nutrita squadra di operatori e maestranze varie. Il tutto ha un costo non irrilevante: trasferta con relativi rimborsi spese.
E in Rai bisogna risparmiare. «I conti in ordine prima di tutto», hanno dichiarato la dirigenze e il Tesoro.
Ecco che nasce la proposta di Gubitosi e della Tarantola: non più un inviato per ogni testata, ma una sola squadra di giornalisti che possa soddisfare le esigenze di tutti i tg. E “al diavolo” la linea editoriale. L’importante è ottimizzare i costi e ridurre gli sprechi. In effetti non è raro vedere troupe pletoriche (forse eccessive) al seguito di ministri e politici vari.
Il progetto del dg e del presidente fa parte della organizzazione editoriale e dell’informazione. Dunque le superdeleghe contano poco. È fondamentale il consenso del cda. Cosa pensano i consiglieri non è dato saperlo, visto che la proposta non è stata ancora formalizzata in Consiglio.
Tuttavia Gubitosi e Tarantola hanno già un alleato. Si tratta di Luisa Todini, il consigliere del Pdl “che non dispiace alla Lega” (ricordiamo che il Carroccio non ha votato per il nuovo cda).
La Todini ha recentemente dichiarato, in una intervista ad Avvenire, che «bisogna fare pulizia, tagliare i rami secchi, eliminare sprechi ed inefficienze, ridurre i costi». E anche il reparto informazione non ne immune. Per la Todini 3 tg sono troppi: «Serve una profonda razionalizzazione della tv pubblica. E serve anche nei tg. Ne basterebbe uno. Forte. Autorevole. Che potrebbe nascere unendo risorse umane e mezzi tecnici che oggi sono inspiegabilmente divisi».
Dunque non è peregrino pensare che un voto favorevole ai tagli alle trasferte ci sia già. Anche se, in effetti, Gubitosi e la Tarantola non hanno (ancora) proposto di tagliare 2 notiziari su 3.
Ma non sarà facile “fare pulizia”. I diretti interessati, giornalisti e operatori vari, non sono per niente d’accordo. Le redazioni sono compatte e pronte e combattere chiunque voglia sottrarre diritti e/o privilegi. Anche l’Usigrai, da buon sindacato, si schiera contro la dirigenza: «Così com’è mi sembra una ipotesi improponibile. Va contro il contratto nazionale».
Trovare un compromesso sarà arduo.

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