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SENATO: L’ASTA DELLE FREQUENZE SARÀ UN FLOP. A RISCHIO I CONTRIBUTI ALLE RADIO E TV LOCALI

In un dossier preparato dai tecnici del servizio bilancio del Senato, sono stati sollevati seri dubbi sui 2,4 miliardi di euro che il Ministro Tremonti vorrebbe ricavare dalla gara di assegnazione delle frequenze della banda 790-862 Mhz (canali da 61 a 69) ai servizi di comunicazione mobile in banda larga. Frequenze, oggi, occupate dalle tv locali.
Secondo i tecnici di palazzo Madama, infatti, il meccanismo e le scadenze rischiano di rendere non appetibili le gare. Inoltre, i 15 mesi che trascorreranno tra il 30 settembre del 2011 e l’effettiva riassegnazione delle frequenze (il 12 dicembre 2012) «potrebbero costituire un deterrente rispetto alla decisione di prendere parte alla gara in oggetto». I tecnici del Senato temono pure il rischio che «un numero rilevante di emittenti locali, che hanno ricevuto un’assegnazione pluriennale per l’uso di una frequenza potrebbe innescare procedure di contenzioso per tentare di evitare, o quanto meno rimandare, l’abbandono delle frequenze acquisite prima della scadenza del titolo: la considerazione di tale eventualità potrebbe dunque scoraggiare eventuali concorrenti o per lo meno rallentare la procedura d’asta».
Gli stessi timori sono stati espressi anche in un articolo de Il Sole 24 Ore di mercoledì, dove si segnalava “l’assurdità di avere, sullo stesso mercato, una gara al massimo offerente, quasi contemporanea all’assegnazione pubblica di cinque frequenze nazionali, di valore forse maggiore”. La commissione Ue – si leggeva nel quotidiano – “ha dato il via libera all’Agcom sul Regolamento per l’assegnazione, anche se non chiude la procedura d’infrazione contro l’Italia. Quella che doveva essere, nelle intenzioni iniziali di Bruxelles, un’operazione per aumentare il pluralismo e la concorrenza nel mercato italiano, si sta risolvendo in un rafforzamento delle concentrazioni esistenti”.
Se la gara si dovesse risolvere, effettivamente, in un flop a rimetterci sarebbero, ancora una volta, le tv locali. Infatti, i 2,4 miliardi di euro stimati da Tremonti serviranno a “coprire” i 45 milioni di euro di sostegno dell’emittenza radiotelevisiva locale, stanziati, per l’anno 2011, dalla legge di stabilità.
Egidio Negri

editoriatv

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