L’Aula del Senato ha approvato definitivamente all’unanimità il ddl 1539 (“Modifiche all’articolo 1 del decreto-legge 3 gennaio 2006, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 gennaio 2006, n. 22, in materia di ammissione al voto domiciliare di elettori affetti da infermità che ne reandano impossibile l’allontanamento dall’abitazione”) che detta nuove regole in materia di ammissione al voto domiciliare di elettori affetti da infermità che ne rendano impossibile l’allontanamento dall’abitazione.
Il disegno di legge dispone un’estensione del diritto al voto a domicilio per gli elettori impossibilitati a spostarsi autonomamente dalla propria dimora. Tale possibilità è riconosciuta attualmente solo per chi si trovi in condizioni di dipendenza da apparecchiature elettro-medicali, per cui risultano esclusi i cosiddetti disabili intrasportabili, costretti alla immobilità da gravissime condizioni di salute.
“Questo provvedimento – ha detto il sen. Vizzini – è una legge che attua l’articolo 48 della nostra Costituzione, che al secondo comma recita: ‘Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico’. E dove c’è un dovere civico deve corrispondere un dovere dello Stato e delle istituzioni di mettere tutti i cittadini nella condizione di poter esercitare questo loro dovere civico”.
Luisa Anna Magri
In questi giorni si parla tanto delle sorti dei giornalisti del gruppo Gedi, ma come…
Il sostegno all’informazione non può essere esclusivo né parziale, la Fnsi rampogna il governo dopo…
La cessione di Gedi è debitamente monitorata dal governo: lo ha affermato il sottosegretario Barachini.…
In Francia, il Senato, ancora impegnato nell'esame della sezione di spesa della legge di bilancio…
Le saracinesche abbassate delle edicole sono diventate un’immagine sempre più frequente nelle città italiane. Dai…
Manovra, pure la Fieg alza la voce: occorrono più soldi perché il sistema del pluralismo…