Scatterà il 31 Gennaio il “Grande fratello” di Befera. Le banche sono pronte all’invio dei dati

0
1006

attilio-befera-redditometroL’Anagrafe dei conti correnti, conosciuta anche come Super Anagrafe, è pronta a fare il suo debutto oltre un anno dopo il suo annuncio ufficiale. Si tratta di una nuova, potente arma nella lotta all’evasione fiscale, un sistema di controllo dei rapporti finanziari di ogni cittadino. Dopo un rinvio dovuto ai rilievi presentati dal Garante della Privacy, i controlli sono pronti a scattare a partire dal 31 gennaio 2014. Ma come funziona questo meccanismo? In pratica il Fisco potrà avere accesso a tutti i movimenti effettuati su conti correnti e altre tipologie di strumenti finanziari, grazie all’obbligo di comunicazione cui saranno sottoposti istituti bancari e altri operatori finanziari.  L’Agenzia delle Entrate, con l’entrata in vigore dell’Anagrafe dei conti correnti, potrà così contare su un ulteriore strumento di controllo da affiancare al tanto discusso redditometro 2014. Entro il 31 gennaio gli istituti dovranno inviare all’Agenzia tutte le informazioni principali relative ai movimenti bancari del 2011, primo anno sottoposto a controllo dal Fisco. Comprendere come funziona l’anagrafe dei rapporti finanziari è semplice: si tratta di un archivio in cui vengono immagazzinati i dati comunicati dagli intermediari finanziari, tra cui banche, Poste italiane, imprese di investimento, organismi di investimento collettivo del risparmio e società di gestione del risparmio. Diventa così operativo il sistema già previsto dal decreto Salva Italia del dicembre 2011, che di fatto cancella la regola del segreto bancario, aprendo al Fisco le porte d’accesso a tutte le informazioni sensibili del contribuenti italiani, dai dati dentificati ai movimenti finanziari, a partire dai conti correnti. Le cifre reali verranno poi incrociate con quanto indicato nella dichiarazione dei redditi, al fine di scovare gli evasori e i furbetti. Uno strumento complementare al redditometro, che di fatto rende trasparente la vita fiscale di ogni italiano. Si parte con l’anno fiscale 2011, come detto, con gli intermediari che dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate tutti i dati sui conti correnti, le movimentazioni, gli investimenti, l’utilizzo delle carte di credito e delle cassette di sicurezza riferiti a quell’anno. In seguito si passerà all’anno 2012, con il termine fissato dopo l’estate del 2014, mentre per il 2013 e gli anni seguenti le comunicazioni viene stabilita una data fissa per la trasmissione dei dati, ovvero il 20 aprile dell’anno successivo. La notizia dell’entrata in vigore ha portato, come prevedibile, un polverone di polemiche.
I rilievi sono soprattutto due, che riguardano la questione privacy e l’effettivo funzionamento dei controlli. Per la tutela della privacy dei contribuenti, le informazioni verranno trasmesse attraverso un nuovo canale telematico denominato Sid (Sistema di interscambio flussi dati), al quale dovrà registrarsi ogni singolo operatore finanziario, e l’Agenzia ha assicurato una gestione “nel rispetto della normativa sulla privacy“. Per quanto riguarda il punto successivo, al momento ancora non è chiaro come verranno selezionati i contribuenti da controllare. L’Agenzia delle Entrate ha specificato che “individuerà i criteri per l’elaborazione di specifiche liste selettive di contribuenti a maggior rischio di evasione“.
Il funzionamento di queste liste dovrebbe essere molto simile a quanto già accade per il redditometro, che prevede la possibilità di controlli accurati quando si verifica uno scostamento rilevante (almeno il 20%) tra quanto dichiarato e quanto analizzato nei movimenti finanziari. Tra le informazioni analizzate troveranno spazio non solo accensione o cessazione di un conto corrente, ma anche tutto quel che si trova nel mezzo, dai saldi iniziali e finali dell’anno agli accrediti e i bonifici, dai titoli e obbligazioni al totale degli acquisti con la carta di credito, dalle ricariche delle carte prepagate agli acquisti e le vendite di oro. Tempi duri per gli evasori, ma qualcuno già storce il naso davanti a questa invasione del Fisco.
Fonte parz:ANSA

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome