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RIDUZIONE TARIFFE DI TERMINAZIONE/ OPERATORI MOBILI: «A RISCHIO 2,6 MILIARDI DI RICAVI»

Già per il 3 novembre l’Agcom al fine di adeguarsi alla normativa Ue, potrebbe decidere di quanto tagliare il prezzo della terminazione mobile.
Il casus belli è rappresentato dal costo che gli operatori mobili fanno pagare agli altri operatori per connettersi alla loro rete. Al momento un gestore fisso (per esempio Telecom, Fastweb, Infostrada e Tele2) paga 5,3 centesimi al minuto per le chiamate verso Tim, Vodafone e Wind; 6,3 centesimi al minuto per le chiamate verso 3 Italia. In Spagna la tariffa di terminazione è 4,45 centesimi al minuto e in Francia è di 2 centesimi.
Vincitori e vinti della guerra telefonica si sapranno a giorni. L’Agcom potrebbe prevedere una prima riduzione di 1,2 centesimi a gennaio 2012 anziché a luglio 2012, come nelle precedenti decisioni. La tariffa scenderebbe così da 5,3 a 4,1 centesimi, comportando in soli 6 mesi ben due tagli dei prezzi di terminazione. Già a luglio 2011 è stata attuata una sforbiciata del 20%. La riduzione di ricavi per il settore mobile, secondo le compagnie, sarebbe di circa 2,6 miliardi di euro sul periodo considerato (2012-2015).
Eppure i benefici per il consumatore sul taglio delle tariffe non risulterebbero così evidenti. Secondo Stefano Parisse direttore strategy e new business di Vodafone Italia, «la diminuzione delle tariffe di terminazione non ha finora portato a un calo dei prezzi che il cliente paga per le chiamate da fisso a mobile».Vodafone sottolinea due punti: resta nella facoltà degli operatori fissi se tradurre questa diminuzione in un beneficio per i clienti o in un miglioramento della propria profittabilità. Secondo: le compagnie di telefonia mobile sono andate incontro a grandi investimenti, spendendo finora già 4 miliardi per le frequenze 4G. D’altro canto, Tiziana Talevi, responsabile affari regolamentari di Fastweb, ribatte: «In Italia i prezzi della terminazione mobile sono i più alti d’Europa. In media gli operatori italiani devono pagare il 55% in più rispetto agli operatori degli altri paesi europei. E queste tariffe incidono per il 30% sul costo medio di una chiamata da un telefono fisso al cellulare».
Anche le associazioni dei consumatori sono nettamente divise. Altroconsumo chiede un taglio netto delle tariffe di terminazione mobile con una petizione su www.abbassalatariffa.it. Le firme raccolte, finora oltre tremila, saranno inviate all’Agcom. Di parere opposto è invece il Codacons: «Una ulteriore e repentina riduzione delle tariffe, contrariamente alle leggi della concorrenza, potrebbe avvantaggiare alcuni operatori a danno di altri, senza nessun vantaggio per gli utenti». Intanto il presidente dell’Autorità si è limitato a dire in proposito: «La raccomandazione europea è ineludibile: le tariffe di terminazione devono diminuire».
La Stampa

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