Nel 2012 calano per la prima volta le ricerche su internet. I dati pubblicati da ComScore e relativi agli Stati Uniti, mostrano un calo del 3% del numero complessivo di ricerche e una diminuzione del 7% delle ricerche effettuate mediamente da ogni navigatore, a fronte di un aumento del 4% degli utenti internet rispetto al 2011. Una tendenza che è il risultato di un cambiamento nelle abitudini dei navigatori, che per le loro ricerche passano meno da Google (che ha visto calare il numero di ricerche del 2% nel 2012) e dai suoi concorrenti, privilegiando gli account e le application di Amazon e eBay per cercare prodotti o di Facebook e WhitePages per trovare persone.
Proprio il fenomeno delle app sul mobile spiega facilmente il calo delle ricerche “tradizionali” sul web: non a caso, fra le tematiche che mostrano le flessioni più significative ci sono le news (-5%), le mappe (-2%), le previsioni del tempo (-12%), le directory (-25%), le comparazioni di prezzi (-4%) e la messaggeria istantanea (-52%). Non si tratta di argomenti in calo di popolarità: al contrario, sono divenuti talmente importanti e prioritari che gli utenti non li cercano più sui tradizionali motori, ma li hanno costantemente aggiornati tramite app sui loro smartphone e tablet, ovunque si trovino.
Altro fenomeno emergente è quello dei social network visuali. Certo, Facebook resta la piattaforma social di gran lunga più popolare con una quota di mercato dell’83% (nessuna fra le altre supera il 2%), ma non è certo quella che mostra la crescita maggiore, al pari di Twitter e LinkedIn: il boom, nel 2012, lo hanno fatto registrare Instagram (+289%), Pinterest (+284%) e Tumblr (+64%).
Grafica Veneta si espande negli Stati Uniti: c’è l’accordo per la maggioranza della storica casa…
Nell’imminenza delle prossime consultazioni elettorali, ricordiamo che a tutti i messaggi autogestiti a pagamento e gli spazi pubblicitari…
Lo scorso 26 aprile 2024 è stato pubblicato sul sito del Dipartimento per l’Informazione e…
Anche l’Europa potrebbe presto decidere di bandire TikTok se Bytedance non decidesse di vendere. Lo…
Lo scorso 26 aprile 2024 è stato pubblicato sul sito del Dipartimento per l’Informazione e…
È importante continuare a parlare di pluralismo. E lo è a maggior ragione in quest’epoca…