Un italiano alla guida degli editori europei: Ricardo Franco Levi è stato nominato presidente della Federazione degli editori europei, per lui un salto dopo aver rivestito, nell’ultimo biennio, la carica di vicepresidente della Fep. Prenderà il posto di Peter Kraus von Cleff e resterà in carica per i prossimi due anni. La Federazione rappresenta gli interessi di un settore commerciale che vale, solo in Europa, un fatturato che sfiora i 40 miliardi, attestandosi sui 37-38 miliardi. L’Italia è al quarto posto nel vecchio Continente con 3,4 miliardi di euro in vendite, preceduta solo da Germania, Regno Unito e Francia. Però, a differenza di quella europea salita del 6,5%, l’editoria italiana è cresciuta nel 2021 del 10,7%.
Il neo presidente degli editori europei Ricardo Franco Levi ha ricordato che “la carta è un problema al centro delle preoccupazioni degli editori italiani e di tutti i paesi europei e che chiama i governi nazionali e le istituzioni europee a intervenire”.
Dunque ha spiegato: “La mia nomina, come quella degli italiani che mi hanno preceduto in questo incarico, tra cui mi piace ricordare Federico Motta e Ulrico Carlo Hoepli, è un riconoscimento all’importanza dell’editoria italiana, prima industria culturale nel Paese e quarta per dimensione del mercato in Europa. L’Europa è oggi il centro mondiale dell’editoria, sei dei primi dieci gruppi mondiali hanno sede qui, ed è significativo ricordare come continui a farne parte a pieno titolo anche il Regno Unito, indipendentemente dalla Brexit”.
Infine Levi ha concluso: “La libertà, di espressione e di pubblicazione, insieme alla difesa del diritto d’autore, saranno al centro del mio mandato e per questo, oggi, il mio pensiero va prima di tutti ai colleghi ucraini e a Salman Rushdie”.
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