L’introduzione, nel testo della Finanziaria 2010, di una norma che lega l’erogazione dei contributi all’editoria “all’effettivo stanziamento di bilancio” e che prevede la ripartizione dell’ammontare del fondo ai vari soggetti “fino ad esaurimento” ha riaperto la questione della necessità di una riforma strutturale del comparto editoria e, in particolare, delle modalità di erogazione dei contributi pubblici. Un’esigenza ribadita in questi giorni anche da una segnalazione inviata dall’Antitrust a Governo e Parlamento.
Più di un anno fa, il sottosegretario a Palazzo Chigi con delega all’editoria, Paolo Bonaiuti, aveva presentato uno schema di regolamento per la semplificazione e il riordino della disciplina di erogazione dei contributi all’editoria. Il testo, dopo essere stato approvato, in via preliminare, dal Consiglio dei Ministri, il 28 ottobre scorso, era passato al Consiglio di Stato per un parere.
A breve lo schema sui contributi passerà, finalmente, all’esame della Commissione Affari Costituzionali del Senato.
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