La Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica sulla regolamentazione dell’accesso alle reti di nuova generazione (reti NGA). Una prima consultazione pubblica era già stata tenuta nel 2008, con l’obiettivo, fissato dalla Commissione, di giungere a un quadro normativo comune per le reti NGA al fine garantire gli investimenti nelle reti ad alta velocità, pur mantenendo una struttura di mercato concorrenziale. Il nuovo progetto di raccomandazione, infatti, comprende meccanismi per la distribuzione del rischio di investimento tra gli investitori e gli operatori interessati all’accesso alle reti ‘superveloci’. Ma il nocciolo della questione sta proprio nel livello di concorrenza fissato e gli operatori alternativi agli ex monopolisti già bocciano le linee guida tracciate. Infatti, l’Ecta (l’organismo europeo che associa gli operatori di telecomunicazioni alternativi ai gruppi dominanti), giudica la raccomandazione della Commissione Ue “fortemente influenzata” dalle società ‘incumbent’ (operatori dominanti). Questo perché “può permettere loro di sfuggire alla regolazione”.
”Lo spiegamento da parte dell’operatore dominante di più fibre potrebbe – nel progetto di raccomandazione Ue – giustificare obblighi normativi meno rigorosi”. In effetti, continua la Commissione, “l’installazione di fibre multiple nel terreno rappresenta un vantaggio competitivo che è quello di consentire una concorrenza immediata e non falsata a livello di infrastrutture”.
La Commissione prevede di adottare la raccomandazione, dopo aver tenuto conto delle osservazioni ricevute entro la fine del 2009.
Vincenza Petta
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