Ieri, lo schema di regolamento sull’erogazione dei contributi all’editoria (AG 183) ha ottenuto il parere (non vincolante) favorevole della commissione cultura che ha però posto alcune condizioni:il ripristino definitivo del diritto a ricevere il totale dei contributi diretti derivante dal calcolo effettuato in base alla normativa vigente; il ripristino di un “tetto” alle entrate pubblicitarie pari al 30% dei costi dell’impresa, oltre il quale non si ha diritto ai contributi; la concessione di agevolazioni per emittenti radiofoniche e televisive locali, giornali italiani all’estero e giornali dei consumatori.
Con lo schema di regolamento il governo provvede alla semplificazione: della documentazione necessaria per accedere ai contributi e delle modalità di calcolo; del procedimento di erogazione, per garantire che il contributo sia erogato non oltre l’anno successivo a quello di riferimento.
Le principali novità introdotte riguardano l’invio telematico delle domande e le nuove modalità di calcolo per i contributi diretti, differenziate a seconda del tipo di impresa e di prodotto. Si stabiliscono, altresì, tetti all’ammontare dei contributi, anche in tal caso differenziati, mentre per alcune fattispecie si svincola l’erogazione degli stessi dagli introiti pubblicitari.
Sono stata inserite specifiche disposizioni tese a sviluppare l’occupazione e a dotare il sistema editoriale e radiotelevisivo di strutture di maggiore professionalità, nonché a disciplinare l’attività di controllo, anche attraverso un protocollo di intesa con la Guardia di Finanza. In caso di insufficienza delle risorse, si provvederà all’erogazione dei contributi mediante riparto proporzionale tra gli aventi diritto.
Antonietta Gallo
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