RECEPITO IL NUOVO CODICE DI AUTODISCIPLINA PER LE TRASMISSIONI SPORTIVE. STOP ALLE RISSE IN TV

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Al fine di armonizzare l’attuale quadro normativo dei media in materia di ordine pubblico e diritto di informazione relativo agli eventi sportivi, il Ministro delle Comunicazioni, di concerto con il Ministro delle Politiche giovanili e le attività sportive, e con il Ministro della Giustizia, ha deciso – con Decreto 21 gennaio 2008 n. 36 – di recepire il “Codice di autoregolamentazione delle trasmissioni di commento degli avvenimenti sportivi”.
Il Codice stabilisce, fra l’altro, che il commento degli eventi sportivi deve essere esercitato rispettando la dignità delle persone, dei soggetti e degli enti interessati, separando il racconto dei fatti dalle opinioni personali. Deve anche essere evitato il ricorso ad espressioni minacciose o ingiuriose nei confronti di individui o di gruppi di persone, (per es.: atleti, squadre, tifosi avversari, arbitri, forze dell’ordine, etnie ecc.). Dal momento, poi, che le immagini costituiscono parte essenziale dell’informazione sportiva, nei casi di utilizzo di immagini registrate e di espressioni particolarmente forti e impressionanti, il conduttore o il commentatore è tenuto ad avvertire gli spettatori facendo presente che le sequenze che verranno diffuse non sono adatte ai minori. Qualora siano violate le disposizioni del Codice nel corso di trasmissioni in diretta, il conduttore deve immediatamente dissociare l’emittente dall’accaduto, e ricorrere ai mezzi necessari per ricondurre il programma entro i binari della correttezza, anche disponendo una pausa della trasmissione, o la sospensione di un collegamento, o l’allontanamento del responsabile. Nel caso di trasmissioni registrate, le emittenti hanno l’obbligo di procedere al preventivo controllo del contenuto delle stesse, al fine di escludere dalla messa in onda episodi che siano in violazione del Codice di autoregolamentazione.
Vincenza Petta

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