Il Segretario di Radicali, Mario Staderini, ha scritto al presidente della Commissione di Vigilanza Sergio Zavoli, ponendo l’attenzione sullo stato di patente illegalità del servizio pubblico radiotelevisivo. Staderini ha sottolineando che “il Paese vive una fase di oggettiva crisi del sistema democratico” e che “il diritto dei cittadini alla conoscenza è quanto mai violato e negato”.
Per i radicali i telegiornali sono “ridotti a strumenti di propaganda per creare e deformare l’opinione pubblica anziché informarla”, l’approfondimento politico è stato “appaltato all’arbitrio di una ristretta cerchia di conduttori i quali sono in grado, anche attraverso l’uso spregiudicato dei sondaggi e di tecniche suggestive e non trasparenti, di dettare l’agenda politica e persino quella giudiziaria, con l’obiettivo evidente di occultare quei temi e quegli interlocutori che dovrebbero essere invece al centro del dibattito pubblico”. Inoltre, “da 19 mesi le Tribune politiche sono interrotte: un fatto senza precedenti a livello internazionale, dove il diritto di tribuna è ovunque considerato un requisito minimo delle democrazie moderne”.
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