Si accende la protesta dei giornalisti di QN, il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno, contro il gruppo Poligrafici. In un comunicato diffuso ieri si definisce “inaccettabile” la decisione della Poligrafici Editoriali di tagliare 50 posti di lavoro e che rifiuta di discutere una soluzione diversa. Obiettivo della Poligrafici è di portare da 390 a 340 i giornalisti inquadrati come articolo 1, circa il 13% dell’organico, per far fronte alle difficoltà economiche. Il taglio degli effettivi, come ha spiegato a Italia Oggi, Marco Gardenghi, componente del cdr de Il Resto del Carlino e della giunta esecutiva federale della Fnsi “è un piano di prepensionamenti che tocca 50 giornalisti”. Secondo indiscrezioni il programma di riduzione sarebbe collegato ad un più vasto numero di prepensionamenti, da 70 a 100 unità. Il comunicato denuncia che il “mancato rispetto da parte della Poligrafici Editoriale degli accordi sottoscritti negli anni scorsi, e in particolare nel 2003-2006, costituisce una grave lesione delle corrette relazioni sindacali e si pone come un ulteriore ostacolo al confronto aziendale”. Le assemblee “affidano, inoltre, ai cdr, un pacchetto di cinque giorni di sciopero unitariamente a tutte le iniziative sindacali e legali ritenute opportune a tutela della professionalità dei giornalisti e della qualità del prodotto che le misure annunciate intaccherebbero in modo irreversibile e inaccettabile”.
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