Nonostante le rimodulazioni e soppressioni, del testo dell’emendamento del governo sulla radiotelevisione, poi approvato in sede di conversione del dl 59 alla Camera, non è stata accolta la richiesta delle tv locali (rappresentate dalla FRT) di mantenere per l’operatore di rete in ambito locale il regime della licenza – rilasciabile solo agli attuali operatori – e di consentire la sua trasformazione in semplice autorizzazione solo agli operatori nazionali. Il timore paventato dalle tv locali è un incontrollabile aumento del numero dei soggetti operanti nel già sovrabbondante mercato locale. Una conseguenza grave in una fase di transizione progressiva al digitale, particolarmente difficile e dispendiosa (soprattutto in proporzione ai mezzi) per le attuali emittenti.
“Per fugare le preoccupazioni delle tv locali di qualità, che svolgono un ruolo importante nel garantire l’informazione all’utenza del territorio, sarà, ora, necessario trovare una soluzione in eventuali ulteriori provvedimenti legislativi – peraltro già preannunciati dal Sottosegretario Paolo Romani – sospendendo nel frattempo le conversioni delle licenze di operatore di rete locale”, si legge sul sito della Federazione delle imprese radio televisive private italiane.
Fabiana Cammarano
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