Categories: Giurisprudenza

POSTE, INDEBITO AIUTO DA GOVERNO CON DECRETO CRESCITA -ANTITRUST

Una piccola modifica e Poste italianediventa intermediario unico per i pagamenti alle pubbliche amministrazioni.

La colpa, spiega l’Autorità per la concorrenza in una segnalazione, è del governo che con un codicillo inserito nel cosiddetto decreto Crescita 2, messo a punto dal ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera ed ex Ad di Poste, rischia di cancellare le timide innovazioni introdotte per ampliare il ventaglio delle modalità e il numero degli intermediari per effettuare pagamenti alle pubbliche amministrazioni.

Scrive infatti l’Antitrust: “L’articolo 15 del decreto legge Crescita 2 ha ulteriormente modificato, peggiorandolo, l’articolo 5 del Codice dell’amministrazione digitale rendendo l’indicazione del codice Iban del conto di pagamento sostituibile con l’indicazione degli ‘identificativi del conto corrente postale sul quale i soggetti versanti possono effettuare i pagamenti mediante bollettino postale'”.

La modifica, scrive ancora il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella nella segnalazione, “rischia di produrre l’effetto opposto a quello che sarebbe auspicabile al fine di implementare la concorrenza e agevolare i pagamenti da parte dell’utenza”.

Se le pubbliche amministrazioni, continua il documento, “potessero scegliere tra le due forme di pagamento (bonifico o bollettino di conto corrente postale) le stesse sarebbero, infatti, autorizzate a riadottare (o mantenere), come unica forma di pagamento, il bollettino postale annullando così il percorso finora compiuto verso l’offerta di più modalità di pagamento dei debiti verso la Pubblica Amministrazione”.

Le conseguenze poi sarebbero facilmente immaginabili: “Un grave danno sia per i concorrenti di Poste Italiane nel mercato dei sistemi di pagamento, sia per gli utenti, costretti nuovamente a subire un sistema di pagamento scomodo e costoso quale il bollettino di conto corrente postale senza avere la possibilità di scegliere”.

Di qui l’invito al governo a recedere dai suoi propositi modificando la nuova norma.

editoriatv

Recent Posts

Contributo edicole 2025, pubblicato l’elenco dei beneficiari per le spese 2024

Con il decreto del Capo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria del 20 novembre 2025…

10 ore ago

Dall’Agcom solidarietà a La Stampa nel nome del pluralismo

L’Agcom ha fornito la solidarietà a La Stampa dopo gli attacchi alla redazione di una…

2 giorni ago

Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale

Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale. La prima causa italiana di un editore contro l’Ai.…

2 giorni ago

Per gli editori il paese di acquisto dei prodotti editoriali non è neutro ai fini Iva

Quando un editore italiano compra libri, giornali o periodici dall’estero, l’IVA non si applica sempre…

2 giorni ago

Nomine nel gruppo Cairo: Alberto Braggio nuovo ad di La7

Girano le poltrone nel gruppo Cairo: Alberto Braggio è il nuovo amministratore delegato di La7.…

3 giorni ago