Porte chiuse, bagarre tra giornalisti e Regione Puglia

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È scontro tra la Regione Puglia e i giornalisti. Pomo della discordia la “chiusura” decretata dall’ente ai danni dei cronisti. A cui sarebbe stato interdetto l’accesso agli uffici della giunta. Una misura di “vietato entrare” che ha fatto insorgere Assostampa e Ordine dei giornalisti contro la Regione Puglia. Adesso caldamente invitata a ritirare il divieto e a riaprire gli uffici all’ingresso libero dei cronisti.

In una nota, Assostampa e Odg regionale, firmata da Bepi Martellotta e Piero Ricci, accusano: “La pubblica amministrazione ha il dovere di garantire l’accesso ai giornalisti, inviati dalle rispettive testate editoriali ad informare i cittadini delle decisioni prese dai pubblici poteri, legislativo ed esecutivo. Per questo desta sconcerto quanto raccontato dal TgNorba sull’interdizione ai giornalisti stabilita all’ingresso degli uffici della Giunta regionale, in via Gentile, nello stabile destinato ai dipartimenti e agli assessorati”.

Ma non basta: “La decisione stride con l’accesso consentito ai giornalisti nello stabile accanto, quello destinato agli uffici e all’aula del Consiglio regionale. In pratica nello stesso luogo dove Giunta e Consiglio regionale hanno deciso di allocare le rispettive attività, da un lato i cronisti accreditati possono accedere per svolgere il proprio lavoro dall’altro possono accedere solo previo appuntamento col funzionario o assessore di turno”. L’andazzo parte da lontano: “Da quando sono decadute le restrizioni previste dai decreti Covid, in Consiglio regionale sono stati abrogati i servizi in streaming per seguire da remoto i lavori delle commissioni, agevolando così il lavoro in presenza dei cronisti. Negli attigui uffici della Giunta, invece, l’accesso ai cronisti è del tutto interdetto”.

Infine la richiesta: “Chiediamo al presidente della Regione e all’intera Giunta regionale di ripristinare subito, in via Gentile, le regole della democrazia, della trasparenza, del diritto di cronaca e del dovere di informare i cittadini sanciti dalla Costituzione. E comprendendo l’esigenza di stabilire controlli all’ingresso invitiamo gli uffici della Giunta a coordinarsi meglio con quelli dell’attiguo Consiglio regionale adottando le stesse regole di accesso, ovvero l’accreditamento dei giornalisti chiamati a svolgere il loro sacrosanto lavoro. Ci auguriamo che l’agorà della più alta istituzione della Regione, così come fu definita l’architettura degli uffici di via Gentile all’inaugurazione di appena tre anni fa, resti un’agorà per davvero”.

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