Editoria

Pirateria digitale, scende in campo il governo

Il governo fa sul serio sulla pirateria digitale ed è pronto a scatenare l’offensiva. Che sarà presentata martedì prossimo, 17 ottobre, alle ore 11. L’appuntamento si terrà a Palazzo Chigi, alla sala monumentale della Presidenza del Consiglio. All’iniziativa parteciperanno il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’ editoria Alberto Barachini, il Presidente dell’Agcom Giacomo Lasorella, il Presidente della Commissione Cultura della Camera Federico Mollicone e il commissario dell’Agcom Massimiliano Capitanio.

Dalle prime indiscrezioni, la campagna sarà incentrata sul contrasto ai siti web che consentono, illegalmente, la visione di trasmissioni tv coperte e criptate. La legge rafforzerà i poteri Agcom che potrà intervenire a oscurare i siti in appena trenta minuti dalla segnalazione ricevuta. Le pene saranno inasprite. Tanto per i pirati quanto per i loro “clienti”. Chiunque assisterà a programmi pezzotto potrà essere soggetto a una multa fino a 5mila euro. Per chi trasmette e pirata le tv e i contenuti editoriali e non solo, invece, è prevista la pena fino a tre anni di carcere.

I numeri della pirateria sono impressionanti. I calcoli dicono che, solo le tv, perdono ogni anno 345 milioni. Solo quest’anno il buco si è allargato, rispetto all’anno precedente, di altri trenta milioni di euro. Ma la pirateria digitale non colpisce solo le trasmissioni sportive, le serie tv. Ma aggredisce anche i giornali. Che vengono diffusi in rete, da anni, in cambio di dati o di piccole mance. Così come hanno dimostrato numerose inchieste della Guardia di Finanza, Telegram è una delle piazzeforti della pirateria digitale. Dove ci sono tanti, troppi, cittadini che acquisiscono e rubano i giornali.

Luca Esposito

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