Le dichiarazioni del presidente della Rai, Paolo Garimberti, sono lesive «delle prerogative dell’organo di vertice dell’Azienda titolare del servizio pubblico radiotelevisivo». Lo afferma il consigliere di amministrazione di Viale Mazzini, Angelo Maria Petroni, in una lettera inviata al presidente della Commissione di Vigilanza Sergio Zavoli e a tutti i membri dell’organismo parlamentare. Petroni si riferisce a quanto affermato da Garimberti il 31 gennaio scorso dopo la riunione del cda in cui il presidente, riferendosi alle nomine varate, sosteneva che «ciò che è accaduto oggi è la conferma che questa governance condanna la Rai all’ingovernabilità e che è urgente affrontare il problema delle norme che regolano la vita e l’attività dell’Azienda».
«Mi corre l’obbligo di rappresentare alle S.V. come nessuna norma – scrive Petroni – autorizzi il Presidente di sostenere che il Consiglio di amministrazione funziona correttamente o non funziona correttamente in base alle sue personali preferenze su come il Consiglio medesimo si è espresso nell’esercizio legittimo delle sue competenze e dei suoi doveri; ovvero – e ancora più grave – in base al fatto che il Consiglio si è espresso o non si è espresso in conformità con la volontà del Presidente medesimo.
Eppure questo è esattamente ciò che il Dott. Garimberti ha fatto in questa occasione, e non solo in questa occasione.
Tale comportamento equivale ad una delegittimazione oggettiva dell’organo di vertice della RAI e dei suoi componenti, che per il Dott. Garimberti dovrebbero necessariamente essere in ‘sintonia con il Paese’: o, più semplicemente, con le opinioni politiche del Dott. Garimberti medesimo».