PD CONTRO PDL. BOTTA E RISPOSTA SUL TG1. OGGI LE NOMINE DI LORENZA LEI

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«Il Tg1 è il nostro ultimo ministero», scrive l’Espresso. Il settimanale di De Benedetti ci va giù pesante sottolineando la decisa intenzione del Pdl di avere le redini del Tg1. Sarà vero? Non si sa. Quello che è certo è che i partiti continuano a lottare per le “spoglie” della Rai. Oggi le nomine del dg Lorenza Lei su Tg1 e Tgr potrebbero dare chiarezza ad una situazione complicata fatta da tante proposte, troppe dichiarazioni e poca sostanza.
Il presunto accordo tra Lega e Pdl per una proroga di Maccari al Tg1e per la direzione dei Tgr ad un esponente del Carroccio va discutere. Per il Pd «sarebbe il tentativo di blindarsi da parte di una maggioranza che non c`è più».
Maurizio Gasparri stima Maccari e sarebbe favorevole ad una sua proroga. «È veramente singolare che qualcuno preferisca l’assunzione di direttori esterni alla Rai, spendendo cifre ingenti, quando per il Tg1 Maccari e per altre testate soluzioni interne paiono in questa fase le più utili e qualificate», afferma Gasparri.
«Non mi risulta che la legge che porta la sua firma attribuisca al senatore Gasparri la funzione di indicare il direttore del Tg1. Ormai nel Pdl evidentemente sono venuti meno i freni inibitori: il tentativo di occupare il servizio pubblico viene persino pubblicamente rivendicato». Così Matteo Orfini, responsabile cultura e informazione del Pd.
Significativa la dichiarazione dell’Adrai, l’associazione dei dirigenti della Rai, che sintetizza il caos regnante tra vani individualismi, posizioni arroccate e beghe partitiche. «Le tensioni per le nomine dei direttori di Tg1 e TgR sono la prova che il vertice non è in grado d’indirizzare la Rai nel percorso di razionalizzazione e sviluppo». In effetti il servizio pubblico non da segnali rassicuranti.
Anche la tragedia della Concordia ha rappresentato lo spunto per mettere sale nelle ferite di Viale Mazzini. Alcune indiscrezioni rivelano l’amarezza dei giornalisti Rai su come è stata gestita la notizia del naufragio. La Rai ha insistito su “Ballando con le stelle” mentre La7 ha sospeso la programmazione. Secondo Roberto Rao, esponente Udc in Vigilanza, quanto successo è il «il paradigma di come la Rai sia concentrata solo a risolvere problemi interni come le nomine o come il caso del Tg1». Per Rao serve un intervento deciso di Monti per sbloccare la situazione e far cessare le liti partitiche nel cda. «C’è un’altra arma a disposizione del presidente del consiglio: la nomina di un nuovo rappresentante del ministero dell’economia» che diventando il nuovo “padrone” della Rai potrebbe smuovere la situazione con una nuova nomina.
Il segretario Pd, Bersani, pretende una riforma della Gasparri. Il Pdl potrebbe anche starci, ma non è tutto oro quello che luccica. Rifare una legge richiede tempo, un commissariamento pro tempore non è possibile. Il Pdl si ritroverebbe ad avere, durante i “lavori in corso” per una nuova legge, ad avere una maggioranza in cda fino al 2013. Secondo i maligni è questo l’obiettivo di Berlusconi che vorrebbe imbastire una campagna elettorale come si deve contendo sui vertici di Viale Mazzini. Un aiuto non da poco.
Intanto la Lei non ha più tempo per pensare. Oggi deve pronunciarsi su Tg1 e Tgr. Le nomine del dg saranno discusse martedì 31 gennaio in cda. C’è stato l’accordo tra Lega e Pdl? Continuerà Maccari o ci sarà un nome esterno all’azienda? Lo sapremo tra poco, forse.
Egidio Negri

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