Rupert Murdoch dice basta alle news gratis su Google e, con il “Financial Times”, annuncia l’avvio di una trattativa per entrare, a pagamento, su Bing, il neomotore di ricerca con cui Microsoft dallo scorso maggio sta cercando di erodere la posizione dominante del concorrente. Nel fronte comune Microsoft-Murdoch si intrecciano due battaglie complementari: il controllo della rete e il mercato dei contenuti. A proposito di quest’ultimo, il dilemma è: siti consultabili gratuitamente oppure con accesso a pagamento? Dove a pagare potranno essere gli utenti a valle, ma anche i browser a monte.
Murdoch ha fatto i conti e ha verificato che le cose non vanno bene: il quarto trimestre dell’anno fiscale si è chiuso con una perdita di 203 milioni di dollari (a fronte del plus di un miliardo e cento milioni di un anno fa). Non solo, i ricavi complessivi hanno registrato una flessione dell’11%. È evidente che questi risultati abbiano spinto News Co. a interrogarsi sulla necessità di riorganizzare e ottimizzare gli investimenti.
Non a caso il figlio del tycoon australiano, James, ha recentemente sottolineato che il futuro delle news passa attraverso una rivalorizzazione che può arrivare soltanto attraverso la rete.
(Dalla rassegna stampa ccestudio.it)
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