Sta per arrivare in Italia un sistema automatico e diretto per sequestrare siti esteri, di qualsiasi tipo: da Wikileaks a giornali online stranieri; da blog a video amatoriali. E’ quanto sostiene una campagna che parte oggi, firmata da numerose associazioni e inviata in forma di lettera aperta al Parlamento. Nel mirino c’è la consultazione pubblica sul diritto d’autore avviata dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni con la delibera 668/10/CONS.
Le misure poste a consultazione pubblica puntano a eliminare dalla rete i contenuti inseriti in violazione del copyright attraverso provvedimenti che si ispirano a best practices internazionali come quelle del Notice and take down (Usa), che riguardano il gestore del sito e non il singolo utente. In quest’ottica, l’Agcom si pone come “garante” del copyright anche attraverso il potere di ordinare la rimozione di un contenuto, qualora ne risulti illegittima la pubblicazione su internet.
Per i siti che hanno il solo fine della diffusione di contenuti illeciti sotto il profilo del diritto d’autore o i cui server sono localizzati al di fuori dei confini nazionali, vengono ipotizzate due ipotesi alternative per le quali viene chiesto il parere degli operatori: la predisposizione di una lista di siti illegali da mettere a disposizione degli internet service provider; la possibilità, in casi estremi e previo contraddittorio, dell’inibizione del nome di dominio del sito web, ovvero dell’indirizzo IP.
Egidio Negri
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