La mancata verifica delle notizie costituisce violazione dei doveri imposti dalla deontologia professionale, e dunque illecito disciplinare. Il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti del Veneto ha inflitto la sanzione della censura a due giornalisti professionisti vicentini – in servizio rispettivamente in un quotidiano e in un’agenzia di stampa – in relazione a la diffusione di una notizia risultata non vera.
Il procedimento disciplinare è stato avviato sulla base di un esposto presentato dalla presidente del Tribunale per i minorenni di Venezia: la notizia, relativa ad un “singolare” provvedimento giudiziario, è stata prima pubblicata da un quotidiano locale, con ampio richiamo in prima pagina e titolo interno a tutta pagina; poi ripresa e rilanciata da un’agenzia di stampa , anche sul circuito nazionale, senza operare adeguate verifiche; e da lì finita su tutti i principali media italiani, scatenando reazioni e commenti fortemente critici nei confronti dell’autorità giudiziaria. Entrambi i colleghi sono stati sanzionati per non aver effettuato adeguate verifiche prima di diffondere la notizia.
L’Ordine dei giornalisti del Veneto raccomanda agli iscritti di effettuare sempre accurate e rigorose verifiche delle notizie da pubblicare: ne va della credibilità e dell’autorevolezza dei mezzi d’informazione e dell’immagine professionale dei giornalisti. Quando non è possibile effettuare adeguate verifiche, è opportuno astenersi dalla pubblicazione per non incorrere in illeciti disciplinari, ma anche in reati penali, quali la diffamazione, con il rischio di subire condanne al risarcimento dei danni provocati.
Va precisato che un quotidiano o altra testata giornalistica non costituiscono fonte primaria d’informazione, e la verifica della notizia resta dovere inderogabile: prima di rilanciare una notizia pubblicata da un giornale, da un sito internet, da una radio o televisione è necessario effettuare in ogni caso tutti i dovuti riscontri.
Anche alla luce dei recenti episodi portati alla luce da “Striscia la notizia”, riguardanti un avvocato che, per mesi, ha diffuso e ottenuto la pubblicazione su numerosi mezzi d’informazione, anche nazionali, di svariate notizie poi risultate false, risulta evidente l’opportunità di effettuare sempre adeguati controlli e verifiche, anche nel caso di fonti teoricamente affidabili.
L’Ordine dei giornalisti del Veneto ha aperto altri fascicoli preliminari in relazione a notizie che non sarebbero state verificate in maniera adeguata.
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