OGGI AL PRECONSIGLIO DEI MINISTRI IL NUOVO REGOLAMENTO PER I CONTRIBUTI ALL’EDITORIA

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Il Disegno di legge recante “delega al Governo in materia di sviluppo del mercato editoriale e di ridefinizione delle forme di sostegno” sarà esaminato oggi dal Preconsiglio dei Ministri.
Il ddl fa seguito a quanto disposto dal decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con modificazioni dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214 che prevede (art. 29, comma 3) una revisione del regolamento emanato con decreto del Presidente della Repubblica 25 novembre 2010, n. 223 (Regolamento recante semplificazione e riordino dell’erogazione dei contributi all’editoria, a norma dell’articolo 44 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133) al fine di ottenere «una più rigorosa selezione dell’accesso alle risorse, nonché risparmi nella spesa pubblica». Risparmi che il decreto destinava a finanziare la «ristrutturazione delle aziende già destinatarie della contribuzione diretta, all’innovazione tecnologica del settore, a contenere l’aumento del costo delle materie prime, all’informatizzazione della rete distributiva».
Il ddl dà mandato al Governo, entro sei mesi dall’entrata in vigore, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con i Ministri interessati, ad emanare uno o più decreti legislativi aventi ad oggetto lo sviluppo del mercato editoriale e la definizione di nuove forme di sostegno in favore del settore. I decreti legislativi dovranno ottenere il parere della Conferenza Unificata e delle competenti Commissioni parlamentari, le quali si devono esprimere entro trenta giorni dall’assegnazione. Decorso tale termine i decreti legislativi possono essere comunque emanati.

Il principio primo da rispettare resta quello di «contenere gli oneri a carico della finanza pubblica» che verrà raggiunto con una maggiore e più rigorosa selezione dei soggetti beneficiari e con l’agganciamento dei contributi ai costi «effettivamente sostenuti». Inoltre, l’entità complessiva dei contributi erogabili sarà sempre correlata alle risorse finanziarie annualmente disponibili.
Viene riconosciuta particolare importanza ai contributi da destinare a quotidiani e periodici di consolidata tradizione e valore politico-culturale, alle testate espressione di comunità locali, alle riviste di alta cultura. Inoltre, sarà sostenuta la nascita di nuove imprese con incentivi allo start-up, l’innovazione tecnologica e la multimedialità, anche attraverso il ricorso a forme di credito agevolato ovvero di credito d’imposta. Sono anche previste forme di promozione della lettura attraverso campagne annuali di comunicazione istituzionale. A tal fine sarà ridefinito il quadro delle competenze in materia di politiche di sostegno all’editoria, di comunicazione istituzionale, di tutela del diritto d’autore e di promozione della lettura.
La predisposizione dei decreti attuativi del Governo sarà preceduta dall’azione di una Commissione che dovrà effettuare un censimento delle forme di sostegno e di agevolazione vigenti per il settore, nonché formulare proposte per la definizione dei criteri di selezione dei soggetti beneficiari dei contributi. La Commissione avrà tre mesi di tempo per conclude i lavori.
Successivamente all’emanazione dei decreti previsti dal ddl, il Governo avrà più di un anno di tempo per adottare decreti recanti disposizioni correttive e integrative.

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