Il 5 marzo 2025, il Presidente del Consiglio dei Ministri ha firmato un decreto che approva la convenzione stipulata tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria, Rai Com S.p.A. e la Provincia autonoma di Bolzano. Questa convenzione, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 111 del 15 maggio 2025, riguarda la trasmissione di programmi radiofonici e televisivi in lingua tedesca e ladina nella Provincia autonoma di Bolzano per il triennio 2025-2027 .
La convenzione mira a garantire la tutela e la promozione delle minoranze linguistiche storiche presenti nella regione, in linea con quanto previsto dalla legge 15 dicembre 1999, n. 482, che stabilisce le norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche in Italia. Attraverso la produzione e la trasmissione di programmi in lingua tedesca e ladina, si intende preservare e valorizzare il patrimonio culturale e linguistico delle comunità locali.
La sede Rai di Bolzano, nota come Rai Funkhaus Bozen, è il centro di produzione radiotelevisiva regionale della Rai in Alto Adige. Gestisce una programmazione radiotelevisiva a diffusione locale notevolmente più ampia rispetto ad altre sedi regionali della Rai, dovendo per contratto di servizio servire le minoranze linguistiche presenti sul territorio di competenza. In particolare, produce annualmente circa 5.300 ore di trasmissioni radiofoniche e 550 ore di trasmissioni televisive in lingua tedesca, nonché 352 ore di trasmissioni radiofoniche e 100 ore di trasmissioni televisive in lingua ladina.
La struttura Rai Ladinia, all’interno della sede di Bolzano, è deputata a produrre e trasmettere programmi radiotelevisivi in lingua ladina sul territorio dell’Alto Adige, della Val di Fassa e delle valli ladine di Cortina d’Ampezzo, Livinallongo del Col di Lana e Colle S. Lucia. Essa è, insieme alla RTR (emittente in romancio del gruppo SRG SSR), l’unica radiotelevisione pubblica al mondo a trasmettere in lingua retoromanza .
Questa convenzione rappresenta un passo significativo nella promozione del pluralismo linguistico e culturale in Italia. Garantendo la produzione e la diffusione di contenuti mediatici nelle lingue minoritarie, si rafforza il diritto all’informazione delle comunità linguistiche storiche e si contribuisce alla preservazione della loro identità culturale.