Nuovi indicatori alfanumerici chiamati “alias” per l’individuazione dei soggetti chiamanti negli sms inviati nell’ambito della messaggistica aziendale. E’ questa l’ idea dell’Autorità, che impone per un periodo di prova l’utilizzo di alias per le comunicazioni di tipo pubblicitario e sociale effettuate dalle aziende nei confronti degli utenti finali. La nuova normativa deroga all’art.6 del piano di numerazione per le telecomunicazioni, che prevedeva altri criteri per l’identificazione della linea chiamante.
Per ora la trasmissione degli sms con stringa alfanumerica è consentita solo alle aziende incaricate di fornire l’accesso alla rete di messaggistica. La regolamentazione non si estende ad altri servizi a sovrapprezzo, dal momento che l’Agcom vuole evitare situazioni potenzialmente dannose per il consumatore in fase di sperimentazione. Il periodo di prova durerà sino al 31 dicembre 2014, ma potrà cominciare solo tra 90 giorni. L’Autorità è intenzionata a dare importanti garanzie ai destinatari dei messaggi. In quest’ottica si inquadrano i numerosi parametri da utilizzare per la determinazione degli alias. Assume particolare importanza la dicitura e-164, stabilita dalla raccomandazione ITU alla base del piano di numerazione . Sono imprescindibili anche la denominazione del soggetto utilizzatore e le relative generalità.
E’ predisposta una normativa minuziosa per i rapporti interni tra i fornitori di servizi di messaggistica aziendale e i distributori dei servizi di accesso. I primi sono tenuti ad adottare uno specifico codice di condotta per tutelare gli utenti finali. I secondi devono attenersi alle suddette norme e, soprattutto, garantire un continuo aggiornamento dei dati, al fine di non creare confusione negli intenti dell’utenza. Entrambe le parti dovranno trasmettere rapporti periodici all’Autorità, corredati da elenchi degli alias in utilizzo.
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