«Il Nuovo Corriere per la pluralità e per la qualità dell’informazione locale rappresenta una risorsa importantissima per la nostra regione. Per questo motivo e per i lavoratori bisogna fare di tutto per salvarlo». È quanto sostiene il capogruppo della Lega Nord Toscana in Regione, Antonio Gambetta Vianna, che annuncia «due mozioni della Lega Nord, una in Regione Toscana e una alla Camera». Il fine dei due atti è quello di «farsi promotori nei confronti del Governo affinché i contributi all’editoria maturati nell’anno 2010 siano sbloccati ed effettivamente erogati alla testata. Questo non basta per salvare la testata, ma serve a darle maggiore respiro e a evitare che, come appreso dalle colonne del Nuovo Corriere, vengano licenziate 11 persone: 8 giornalisti e 3 poligrafici». Cosa dovrebbero fare, quindi, le Istituzioni? «Mentre la mozione in Parlamento è finalizzata direttamente a sbloccare i contributi all’editoria, quella in Regione, oltre a incentivare il Governo per i contributi, impegna la Giunta ad attivarsi per istituire un tavolo di lavoro con editore, rappresentanze di categoria e di redazione al fine di trovare modalità diverse al licenziamento per salvare i lavoratori e le edizioni di Firenze e di Arezzo».
Sulla questione interviene anche il consigliere regionale e commissario provinciale fiorentino del Carroccio, Gian Luca Lazzeri, per il quale «la Regione Toscana, sia la Giunta che il Consiglio Regionale, destinano soldi alla pubblicità a mezzo giornale. Noi chiediamo che questi tipi di investimenti vengano destinati non solo e soprattutto ai soliti giornali, ma anche alle testate “minori”, perché informazione è soprattutto pluralità. In questo senso, nella prossima riunione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale, in cui si parlerà dei rapporti tra Consiglio e mezzi comunicazione, verrà portata questa proposta».
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