Nella seduta del 4 febbraio, la Commissione Bilancio ha espresso il suo parere circa le norme finanziarie contenute negli emendamenti presentati al decreto milleproroghe. In relazione alle proposte 2.0.8 (testo 2) e 2.0.7 che differiscono di due anni la norma (comma 62, articolo 2) della finanziaria che limita la distribuzione dei contributi all’editoria agli stanziamenti iscritti sul bilancio della Presidenza, la Commissione le ha ritenute “onerose in quanto” atte a rimuovere “il meccanismo volto a configurare le provvidenze in editoria come tetto di spesa”. Per questo, nonostante l’intervento del senatore Lusi (PD) che ha illustrato diffusamente come dagli interventi in esame non possano derivare oneri per il bilancio dello Stato, il rappresentante del Governo è intervenuto con un parere di contrarietà. Tuttavia, è stata accolta con favore la proposta del senatore Enrico Morando (PD) di limitare il beneficio degli emendamenti in questione, ad un solo anno anziché a due.
Alla fine, la Commissione ha espresso parere non ostativo a condizione che nella proposta 2.0.8 (testo 2) le parole: “di due anni” siano sostituite dalle parole: “di un anno” e che nella proposta 2.0.7 le parole: “si applicano a decorrere dal 1 gennaio 2012” siano sostituite dalle parole: “sono differite di un anno”.
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